Perché questo articolo è utile per te, HR
Come può un HR garantire coaching di qualità, accessibile e scalabile in un’epoca dominata dall’intelligenza artificiale e dalla trasformazione organizzativa? Questo studio dell’Osservatorio e-coaching analizza 41 piattaforme digitali attive a livello internazionale, offrendo una mappa utile per orientarsi tra strumenti, modelli, innovazioni e rischi.
Il contesto: crescita e trasformazione
Negli ultimi anni, il coaching ha conosciuto una crescita costante, spinto dalla domanda di sviluppo personale, leadership, benessere organizzativo e apprendimento continuo. In questo scenario, le piattaforme digitali si sono imposte come strumenti chiave per rendere il coaching più accessibile, tracciabile e integrabile nei processi HR.
La ricerca
Tra aprile e dicembre 2024, l’Osservatorio e-coaching ha analizzato 41 piattaforme di coaching: 12 con sede o filiali in Italia, 29 internazionali. L’obiettivo: fotografare un mercato in rapida evoluzione, individuando tendenze comuni, modelli innovativi e differenze significative.
Modelli di offerta: un ecosistema in espansione
Le piattaforme analizzate sono state fondate tra il 2001 e il 2024, con una forte crescita a partire dal 2020, in concomitanza con l’accelerazione dei processi di digitalizzazione e remote working. L’offerta è molto diversificata:
- Coaching aziendale per manager, team leader e dipendenti.
- Supporto psicologico e wellbeing.
- Coaching per sportivi in transizione.
- Supporto alla gestione personale (finanze, appuntamenti, carichi mentali).
Le piattaforme italiane puntano su percorsi personalizzati e blended, mentre quelle internazionali investono maggiormente sull’integrazione tecnologica, in particolare AI e data analytics.
Contenuti e strumenti: cosa offrono oltre alle sessioni
Al di là del coaching, molte piattaforme propongono:
- Gift card e fondi aziendali per il benessere dei dipendenti.
- Brochure e toolkit scaricabili.
- Iniziative ESG (es. piantumazione di alberi a ogni rinnovo dell’abbonamento).
- Podcast, gallerie fotografiche per la riflessione, bootcamp.
- Sezioni dedicate a diversity & inclusion.
- Webinar, micropercorsi, programmi intensivi a tempo.
- Figure interne (corporate coach) formate per seguire i percorsi direttamente nelle aziende.
AI e coaching: una relazione strategica
Uno dei trend più significativi è l’uso dell’Intelligenza Artificiale:
- Matching dinamico tra coachee e coach.
- Personalizzazione dei contenuti.
- Analisi predittiva dell’impatto del percorso di coaching.
L’AI non sostituisce il coach, ma lo potenzia, trasformando il coaching in un processo più mirato, fluido e tracciabile.
Social e comunicazione: dove si gioca l’identità del brand
L’analisi dei social (LinkedIn, IG, X, TikTok, YouTube) rivela convergenze tematiche su:
- Sviluppo manageriale e leadership distribuita.
- Autonomia come leva di engagement e retention.
- Cultura organizzativa basata su responsabilità e benessere.
- Formazione ibrida (coaching, e-learning e microlearning).
- Corsi per diventare coach basati sullo sviluppo di skill relazionali e sull’apprendimento di un’etica professionale.
Conclusioni: insight per chi decide in azienda
Le piattaforme di coaching oggi non sono più semplici strumenti, ma veri e propri hub culturali capaci di generare valore su più livelli. Per gli HR, il messaggio è chiaro: il futuro del coaching è già iniziato. Investire oggi in soluzioni digitali, flessibili, personalizzabili e orientate all’impiego strategico dell’AI significa preparare la propria organizzazione a un apprendimento più consapevole, umano e trasformativo.
Elena Crippa in collaborazione con Oriana Cok, Amministratrice delegata di Gruppo Pragma