Harry Potter

La creatività delle parole supera gli ostacoli: il caso Harry Potter

Le power skill dell’editoria/2

«Sono le scelte che facciamo che dimostrano quel che siamo veramente»: in molti ricordano le parole con cui Albus Silente conforta il giovane Harry Potter nel capitolo della saga intitolato La camera dei segreti. E più di una volta J.K. Rowling ha precisato quanto le incertezze del suo personaggio siano autobiografiche per lei. Infatti, grazie alla creatività letteraria e alle parole, è riuscita a superare un momento difficile e a trovare una via d’uscita senza scappatoie facili, perché «non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere», per usare un altro concetto dell’anziano preside della scuola di magia di Hogwarts.

Reinventarsi per trasformare le sfide in opportunità

Per l’autrice di Harry Potter il momento decisivo è stato in una fase critica della sua vita: aveva venticinque anni ed era una segretaria precaria a Manchester. Aveva appena pianto la madre, morta di sclerosi multipla all’età di quarantacinque anni, e durante un viaggio in treno fino alla stazione londinese di King’s Cross era comparso nella sua mente un piccolo orfano alla ricerca della sua identità, come lei. Aveva immaginato che poteri magici sarebbero stati utili a superare la crisi e, pensandoci, si era convinta che coltivare la fantasia dei possibili avvenimenti del ragazzo poteva diventare una consolazione:

Capii subito che scrivere quella storia sarebbe stato importante, un vero piacere. Quella sera, rientrando a casa, cominciai a scrivere su un blocchetto… Mi ci sono voluti cinque anni per organizzare tutto il materiale e definire l’intreccio…

Grazie a editori che hanno creduto in questa sua visione creativa, e a lettori che hanno amato il maghetto e si sono riconosciuti anche negli altri personaggi, i sette libri della saga hanno superato i 500 milioni di copie vendute, un caso unico nella storia editoriale internazionale, seppure diviso in più volumi (per curiosità, la Bibbia e il Libretto rosso di Mao sono ancora i più venduti in assoluto; e Pinocchio resta in buona posizione).

Nel mondo letterario e editoriale la creatività e la visione sono strumenti essenziali di realizzazione e di successo, non solo per il loro valore intrinseco, ma anche per la capacità di trasformare le sfide in opportunità. L’arte di trovare soluzioni innovative e coraggiose è ciò che distingue i pionieri dagli imitatori, soprattutto quando si tratta di superare le avversità, che possono essere del mercato oppure del contesto o della stessa situazione personale.

Nuovi punti di vista e capacità di affrontare i cambiamenti

E parlare di creatività e visione – quelle capacità che caratterizzano power skill indispensabili per vivere e lavorare meglio – fa venire in mente figure di grafici e art director che hanno cambiato il modo di vedere qualcosa. In editoria pensiamo, per esempio, ad Albe Steiner (colui che ha vestito i primi libri Feltrinelli settant’anni fa): allestendo una copertina intendeva fare un atto politico, senza formalismi, che migliorasse la vita dei lettori; o più di recente Riccardo Falcinelli, che ha curato la grafica della collana “Stile libero” di Einaudi. Falcinelli, in un libro intelligente e ricco di spunti come Critica portatile al visual design, ha precisato che «ogni antefatto visivo chiede i suoi modi e i suoi tempi di lettura» e ha precisato: «quando guardiamo qualcosa non possiamo non interpretarla».

La creatività e la visione nel lavoro editoriale non sono solo caratteristiche desiderabili, ma sono necessarie per navigare il complesso panorama culturale e commerciale del nostro secolo. Anche con il supporto dell’AI, questi strumenti permettono di immaginare nuovi mondi e di ridefinire costantemente i limiti di ciò che una casa editrice (ma anche un’azienda di altro settore o un imprenditore) può realizzare, trasformando ogni crisi in una nuova opportunità di innovazione. Basta non correre il rischio ben chiaro alla creatrice di Harry Potter:

Non abbiamo bisogno della magia per cambiare il mondo: abbiamo già dentro di noi tutto il potere di cui abbiamo bisogno: abbiamo il potere di immaginare le cose migliori di quelle che sono.

Approfondimenti in I meccanismi dell’editoria (Il Mulino) dove è messo in luce quanto capacità e comportamenti siano determinanti anche nel mondo dei libri, specchio della nostra vita personale e collettiva.

  Roberto Cicala, editore e professore universitario

Roberto Cicala
Author: Roberto Cicala

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