Con l’avvicinarsi delle feste, ho ripreso in mano Bastoncino, quel libro che avevo lasciato sul comodino qualche tempo fa e che mi aveva ispirato il precedente articolo. Rileggendolo qualche sera fa con i miei bambini, è nata in me l’idea di ricominciare quel viaggio nella meraviglia illustrata della letteratura per l’infanzia, questa volta in una versione natalizia.
Vi propongo cinque libri di Natale che, con la loro magica semplicità, offrono spunti preziosi per riflettere sulla vita di tutti i giorni. Cinque piccole luci per accompagnarci in questa stagione di attese e, spero, di maggiore lentezza nelle relazioni.
Papà, decoriamo l’albero di Natale? di Mireille D’Allancé, Babalibri
In questa dolce storia, Piccolo Pelo vorrebbe partecipare all’addobbo dell’albero, ma Papà Orso teme che possa cadere, sbagliare o rompere qualcosa. Tra entusiasmi e piccole frustrazioni, si sviluppa lentamente un rapporto di fiducia reciproca che porta il papà a far diventare protagonista il piccolo orso nel momento più importante. Un racconto che parla di fiducia, delega e di come costruire insieme un obiettivo, valorizzando il contributo di ciascuno senza ansia di controllo.
Domanda di coaching ispirata:
In quale ‘albero di Natale’ della tua vita puoi coinvolgere di più gli altri, fidandoti davvero del loro contributo?
Andiamo a giocare! Una storia sulla neve di Jory John e Benji Davies, Il Castoro

In questo albo divertente della serie Anatra e Orso, il freddo inverno porta con sé inviti e resistenze: Anatra vorrebbe uscire a giocare nella neve, mentre Orso preferirebbe restare al caldo. Dal confronto nasce uno spazio di cura reciproca, nel quale imparano a rispettare i bisogni dell’altro e a scoprire insieme la magia dell’inverno, restando fedeli a sé stessi.
Domanda di coaching ispirata:
Quando qualcuno ti invita a ‘uscire nella neve’, come trovi il tuo equilibrio tra proteggerti e lasciarti sorprendere?
La piccola Yuki e la magia del Natale di Fabrizio Silei, Interlinea
La piccola Yuki scrive la sua letterina a Babbo Natale completamente ignara del fatto che il Polo Nord è in totale subbuglio e il Natale a rischio. Babbo Natale è andato in pensione e ha affidato la gestione del Polo al nipote Juniper, il suo unico erede maschio. La figlia Natalie è molto delusa da questa decisione, perché era sicura che sarebbe toccato a lei sostituire il padre, ma non è stato possibile: lei è una donna. Un piccolo libro che ci porta a riflettere su quanto gli stereotipi di genere siano ancora presenti nella nostra società e su come, però, si possa riconoscere a ciascuno il giusto valore.
Domanda di coaching ispirata:
Quale comportamento potresti mettere in atto per a rendere l’ambiente in cui lavori più inclusivo?
Bastoncino di Julia Donaldson e Axel Scheffler, Emme Edizioni

Questo libro non poteva mancare. Bastoncino cambia forma mille volte: diventa giocattolo, bastone, addirittura legnetto per il fuoco, prima di fare finalmente ritorno alla sua vera famiglia. Racconta di identità, ruoli imposti dagli altri e dell’importanza di tornare alle proprie radici. Una storia perfetta per l’inverno, che ci ricorda quanto sia prezioso capire chi siamo davvero, senza mollare nonostante le trasformazioni, spesso dettate dall’esterno.
Domanda di coaching ispirata:
In quali ruoli ti senti ‘Bastoncino per gli altri’ e in quali, invece, ti riconosci davvero così come sei?
The Snowy Day di Ezra Jack Keats
Un classico intramontabile, che racconta la giornata di un bambino immerso nella magia della neve. Scritto nel 1962, questo albo continua a incantare generazioni di lettori. La storia di Peter ci invita a fermarci e gioire delle piccole cose, a guardare il mondo con la meraviglia che solo i bambini possiedono e che in questo periodo sembra ancora più viva nel loro universo.
Domanda di coaching ispirata:
Qual è quel piccolo momento di magia quotidiana che potresti scegliere di custodire e nutrire, per te e per chi ti sta accanto, in queste feste?
In particolare, questo ultimo libro ispira in me una call to action semplice e potente: proviamo a fare come Peter, riflettendo su quanto sia davvero urgente rispondere a quella mail o a quel messaggio, per poi scegliere consapevolmente di mettere via il telefono.
Prendiamoci cura delle nostre relazioni nel presente, lasciamo spazio alla meraviglia e al sostare nei nostri pensieri e nei legami con chi amiamo.
Buone feste da tutto il team dell’Osservatorio e-coaching!
Silvia Pallaver, Head of Coaching and Mentoring Unit, Certified Coach and Learning and Development Expert









